Ultimi giorni della mostra Fotografe! a Firenze
La mostra FOTOGRAFE! dal 18 giugno al 2 ottobre 2022, un percorso da Villa Bardini a Forte di Belvedere, con molte opere di importanti e famose fotografe di ieri, provenienti dall’Archivio Alinari, a confronto con alcune rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980, che va affermandosi in questi anni sia sul piano nazionale che su quello internazionale.

Opere originali provenienti dagli Archivi Alinari, di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, per citarne solo alcune, che si confrontano con le produzioni di dieci giovani autrici italiane, Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari.

Grazie a Calliope Arts, ente no profit con sede a Firenze e Londra, nato per valorizzare e salvaguardare il patrimonio culturale delle donne attraverso il suo progetto 'Restoration Conversations', la mostra si arricchisce di due sezioni dedicate a fondi degli Archivi Alinari: quello delle sorelle Wanda Wulz (Trieste 1903-1984) e Marion Wulz (Trieste 1905-1990) e quello di Edith Arnaldi (Vienna 1884-Roma 1978), nota soprattutto come scrittrice ed artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa Rosà.

Il progetto della mostra ha creato un percorso espositivo che, partendo dagli Archivi Alinari, propone una storia della fotografia delle origini fino ai nostri giorni, accostando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. Il percorso espositivo non segue pertanto un andamento cronologico, ma va avanti per mezzo di analogie e differenze, concentrandosi su alcuni generi, primo tra tutti il ritratto fotografico. Si possono ammirare, nelle varie sale, immagini di fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi, con l’intento, piuttosto che di mettere in risalto uno specifico “sguardo femminile”, di individuare alcune personalità – spesso sottostimate, in quanto donne – che sono state determinanti per lo sviluppo della ricerca fotografica, sin dai suoi albori. La presenza delle autrici contemporanee costituisce un paragone e una riflessione sulle pratiche artistico-fotografiche odierne, per ritrovare quel filo conduttore che unisce antico e moderno.

Le autrici contemporanee è come se innescassero un colloquio ideale con le colleghe storiche e con i materiali degli archivi storici, sia per esaltarne l’aura dell’antico e della tradizione, che per proporre nuove chiavi di lettura di immagini provenienti da un passato a volte molto lontano. Da questi archivi sono tratte opere inedite, alcune stampate direttamente dai negativi originali, che ci permette di avere una prima ricognizione su materiali di questi nuclei archivistici finora poco esplorati, di straordinario interesse per la storia della fotografia. Da una parte il Fondo Wulz (noto per la fama internazionale delle opere futuriste di Wanda, soprattutto per la realizzazione della famosa, a livello mondiale, sovraimpressione “Io+gatto”), di cui verranno esposti a Villa Bardini anche dei negativi, che riserveranno al pubblico e agli studiosi importanti sorprese, in particolare sul sodalizio lavorativo e artistico con la sorella Marion. Dall’altra, al Forte Belvedere, un archivio completamente da esplorare, sostanzialmente un inedito, che permetterà, anche grazie alla ricerca della storica dell’arte Lisa Hanstein, di riportare alla luce la produzione fotografica di un’artista poliedrica come Edith Arnaldi, caratterizzata da ritratti e fotografie di viaggio realizzate in Italia, Europa e Africa, e dai ritratti eseguiti nel suo studio romano, funzionali all’indagine sulla produzione pittorica futurista dell’autrice.
