CRONOS OLTRE IL MURO romanzo di Francesca Pacchierini

Paolo Orsini • 24 aprile 2025

Francesca Pacchierini è nata a Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata in Toscana. Queste sue radici le sono rimaste sempre dentro l’anima e sono state fonte inesauribile di spunti narrativi, non soltanto autobiografici, per soddisfare la passione per la scrittura che ha ereditato dal padre, autore di “Diario di guerra”. 

Un articolo di Padre Balducci, scritto negli anni Ottanta, riportato in versione integrale all’inizio di questo libro, è servito da spunto per la stesura del romanzo Cronos, oltre il muro, ma sentiamo Francesca Pacchierini che ci parla della sua passione per la scrittura e di questo romanzo.

Come e quando nasce la Francesca scrittrice? Mi è sempre piaciuto scrivere e credo di aver ereditato questa passione dal mio babbo che già durante la prigionia in guerra scrisse un pregevole diario.

Ma il primo passo verso una scrittura strutturata nella forma di un romanzo è avvenuta dietro sollecitazione di un'amica che mi ha invitato a utilizzare un canovaccio molto ricco e creativo realizzato in una classe seconda elementare. La scrittura è uscita come uno spumante a lungo fermentato perché era già dentro di me e pronto ad uscire. È nato così il romanzo allegorico CRONOS. OLTRE IL MURO. Un'avventura davvero entusiasmante.  

Vuoi spiegarci il titolo del tuo romanzo: Cronos – Oltre il muro? Cronos è un paese immaginario circondato da un muro che garantisce una vita tranquilla, ordinata e sicura.  Settimio, il giovane figlio del fabbro del paese, non può accontentarsi di tutto ciò e decide di oltrepassare il muro e di avventurarsi con coraggio verso l'ignoto per seguire e dare un nome al 'SOGNO DI UNA COSA' che rendeva inquiete le sue notti.

Raccontaci brevemente la trama del libro. La storia racconta il viaggio che compie Settimio in compagnia di un girovago che sarà anche il suo maestro di vita. In verità entrambi saranno a fasi alterne allievo e maestro durante i numerosi incontri e vicissitudini che costelleranno le loro giornate. Sarà l'occasione di aiutarsi a oltrepassare con coraggio anche i loro muri interiori. Alla fine ognuno troverà la sua strada per dare un nome a quel SOGNO DI UNA COSA.

Puoi raccontarci come è nata la copertina del libro? Sulla copertina è disegnato il paese, Cronos, da cui esce un fiume che è fonte di vita. Il fiume ha rotto il muro per diventare strada che invita al viaggio.

Nelle tue storie racconti fatti personali davvero accaduti? La fantasia si intreccia in modo armonioso con gli eventi reali della mia vita quando mi lascio guidare dalla spinta interiore. Così è avvenuto anche in questa occasione. 

Sei più progettista o improvvisatrice? Mi piace seguire l'ispirazione quando c'è. Poi rielaboro ma senza esagerare. Credo che dentro di noi ci sia già qualcosa che è pronto ad uscire quando riusciamo a connetterci con esso. 

Dov’è il punto di interconnessione tra il mondo interiore e quello esteriore nel tuo romanzo? I due mondi si intrecciano in modo spontaneo perciò non sono facilmente distinguibili. Ci sono fatti accaduti realmente, desideri nascosti, fantasie più o meno consapevoli e sono tutti molto mescolati. I miei scritti sono inevitabilmente anche autobiografici. L'interconnessione avviene quando uso le parole per rendere leggibile ciò che ho dentro. In pratica quando scrivo. 

La scrittura parla a se stessi o è un linguaggio universale? Entrambe le cose. La scrittura ci apre al dialogo con noi stessi, ma diventa un linguaggio universale se chi scrive attinge al suo tesoro interiore che entra perciò facilmente in risonanza col tesoro interiore del lettore. Il tema del viaggio è una metafora del percorso interiore in cui chiunque può ritrovarsi. Il tutto attraverso un linguaggio allegorico che lo rende universale. 

Morte e amore sono temi che si ritrovano nei tuoi scritti? Certamente, perché questi temi sono presenti dentro di me come in ciascuno di noi. 

Quali temi ci sono alla base della storia? I temi sono quelli che si possono trovare nella vita di un paese: la solidarietà, la condivisione, il legame con le proprie radici. Insieme ci sono tutti i temi della crescita ad ogni età come il bisogno di sentirsi liberi di trovare un proprio modo di vedere la vita, il desiderio dell'avventura che mette le ali ai tuoi sogni più profondi e infine l'amore che dà un indirizzo positivo e mette ordine nel cuore degli uomini. 

C’è un messaggio particolare che vuoi far arrivare al lettore con il tuo romanzo? Sì, il messaggio è che non dobbiamo accontentarci, ma avere il coraggio di seguire i nostri sogni. In questo slancio sono fondamentali i rapporti affettivi con le persone che incontriamo sulla nostra strada e con le quali possiamo scambiarci un aiuto reciproco. Vi invito a leggere questo romanzo che riesce, con un linguaggio semplice, ma tutt'altro che banale, a dire le cose grandi della vita. 

Cosa scrivi adesso? Da un po' di tempo raccolgo aneddoti, descrivo persone e sentimenti della mia vita e delle persone che conosco. Spero di trovare la spinta giusta per mettere ordine e sistemare il tutto in un insieme organico e significativo. Il progetto è una specie di saga sul modello di 'La Casa degli Spiriti' di Isabel Allende dove vorrei mescolare elementi autobiografici e altri tratti dalla vita che mi circonda.

Il tutto deve avvenire seguendo l'ispirazione del momento. Spero di rivivere quel momento magico che ho vissuto quando ho scritto CRONOS. OLTRE IL MURO. 

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