UN ANNO DI CARTA un racconto al mese, antologia edita da Jolly Roger

Paolo Orsini • 1 settembre 2024

Ogni mese diventa un alibi per trattare l'amicizia, l'amore, l'illusione, il brivido o l'assurdo secondo la sensibilità dei dodici scrittori che hanno partecipato a questa antologia.

Un anno di carta raccoglie dodici racconti, uno per ogni mese dell’anno. Ogni autore si è lasciato liberamente ispirare da ciò che il mese scelto ha portato con sé, vuoi perché include la data del compleanno, oppure particolari ricordi di viaggi, la stagionalità preferita, una data importante.

Il risultato è una piacevole miscellanea di stili, trame, personaggi. Del resto il racconto porta in sé per costituzione la varietà di lingue, voci, atmosfere, toni, a cui in due curatori Andrea Zavagli e Saimo Tedino hanno fatto riferimento per la scelta delle opere da inserire nella raccolta. 

Gli autori sono tutti scrittori che hanno pubblicato diversi libri tra romanzi e antologie di racconti: Gabriella Becherelli, Giovanna Checchi, Antonella Cipriani, Federico Fabbri, Cristina Gatti, Nicoletta Manetti, Fausto Meoli, Caterina Perrone, Saimo Tedino, Marco Tempestini, Sylvia Zanotto, Andrea Zavagli.

Per la cronaca, l’antologia Un anno di carta è stata presentata dallo scrittore e musicista Nicola Ronchi, con la partecipazione dell’editore Fabio Gimignani, dei due curatori Andrea Zavagli e Saimo Tedino e di alcuni autori, il 28 agosto 2024 nella splendida cornice del Giardino delle rose a Firenze. Le foto del servizio sono relative a questo evento.

Per il mese di gennaio Fausto Meoli ci regala Una ragazza di Ipanema, un racconto sotto forma epistolare. È un ricordo di un viaggio a Rio de Janeiro dove il protagonista conosce Paula, una ragazza non particolarmente affascinante ma “dagli occhi profondi e bellissimi” che lo incanteranno. 

L’ultima luna di febbraio, racconto surreale di Cristina Gatti, ci porta nell’anno 2046: la protagonista Sara ha scoperto qualcosa di molto importante che sarebbe bene che tutti conoscessero. Verrà ascoltata?

Marzo è il mese di Gabriella Becherelli che ci fa vivere molte storie nella Firenze del 1445 con il racconto Zefiro, il vento del nord. L’autrice si immerge nella vita fiorentina, in particolare in quella di una famiglia di un conciatore di pelli, sua moglie Esmeralda e i quattro figli, storie che vanno avanti fino al 1480.

Se il vento soffia quando aprile canta di Sylvia Zanotto è la storia di due donne, Matilde e Dorina, che ricevono una lettera il primo d’aprile, credendo a uno scherzo. Ma la storia porterà a un finale in cui si capisce che non era affatto un pesce d’aprile. 

Il mese di maggio è dedicato da Nicoletta Manetti al suo amore per la napoletanità con il racconto ‘Na sera ‘e maggio. Il rito del caffè, soprattutto quello preparato da Brigida che lo offre dal davanzale di casa a tutto il vicinato, è raccontato con ironia dall’autrice. La confusione sarà tale che dovranno intervenire i carabinieri.

A giugno Giovanna Checchi ci porta a Lecce nella sontuosa villa nobiliare dei conti Norberto e Teresa. Il racconto Desideri e illusioni affronta le votazioni per il referendum del 2 giugno 1946 dal punto di vista dei due nobili monarchici.

Luglio è il titolo del racconto di Federico Fabbri. Un caldissimo 18 luglio dove il protagonista ha deciso di dare una svolta alla sua vita. Ci riuscirà?

Nel racconto Agosto Antonella Cipriani ci fa entrare in casa di zia Silvana e nonna Argelide dove la protagonista e l’amica Chiara sono in procinto di partire per una gita al mare. Ma dovranno rinunciare per un fatto di cronaca gravissimo accaduto in Italia che ha coinvolto anche un membro della loro famiglia. È l’agosto del 1980 con la bomba alla Stazione di Bologna.

Anche Caterina Perrone ci fa viaggiare nel tempo: con il racconto 8 settembre siamo a Parma nel 1940. Si tratta di una storia d’amore tra Antonio e Adele, con tutti i contrasti, le ansie, le tragedie della guerra in corso. Da segnalare la nota a fine racconto: riferimenti a fatti e persone non sono affatto casuali: è tutto vero, tratto da ricordi, racconti e pagine di un diario.

Oktoberfest è il titolo del racconto di Andrea Zavagli. La festa della birra in Germania è soltanto un pretesto per un surreale dialogo tra il protagonista di un romanzo poliziesco ancora tutto da scrivere e l’autore. Chi la spunterà tra personaggio e autore?

Novembre è il mese dei morti e quindi quello più adatto per scrivere un racconto sulla missione del protagonista Arnolfo che è quella di uccidere. Nessuno è perfetto di Marco Tempestini è un thriller con un serial killer che uccide dopo aver letto romanzi polizieschi con efferati delitti.

Natale da solo è uno spassoso racconto di Saimo Tedino dove un bambino viene dimenticato dai genitori a un centro commerciale e qui passerà tutta la vita.

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