La collana STRANIERI A FIRENZE dell’Editore Pontecorboli
Firenze non è stata soltanto tappa di grand tour, ma un luogo magico dove artisti, letterati e scienziati stranieri hanno, tra fine Ottocento
e primi Novecento, attinto molte delle loro ispirazioni

La collana è stata inaugurata da Gli anglo-fiorentini nell’Ottocento a Firenze: luoghi passioni e segreti di Paola Maresca. Un appassionante racconto che ci fa sedere nei salotti dei Browning, dei Trollope dove si parla di Miss Uragano, di spiritismo, dei fantasmi di Henry James e di tanto altro.

La stessa autrice in Edoardo Shuré e Margherita Albana Mignaty a Firenze ha raccontato l’appassionante storia d’amore tra Albana e Edoardo che è divampata come un colpo di fulmine tra i cenacoli delle menti più brillanti nella metà dell’Ottocento a Firenze.

Il noto libertino, il Marchese De sade, soggiornerà a Firenze fra l’agosto e l’ottobre del 1775, tre mesi molto intensi ricostruiti con maestria da Valerio Cantafio Casamaggi nel suo libro Il marchese de Sade a Firenze nel 1775

Tre principesse francesi a Firenze di Roberto Mosi ci parla delle sorelle Bonaparte: Carolina, Paolina ed Elisa attraverso lo sguardo della loro dama di compagnia Sylvia Boucot che ci tramanda, per mezzo delle confidenze raccolte, i loro amori, il rapporto con il potere, le angosce dopo la sconfitta dell’Imperatore Napoleone.

Di un’altra Bonaparte ci parla Caterina Perrone in Marie Laetitia Bonaparte Wise Rattazzi a Firenze esplorando, in modo raffinato, gli scandali e i contrasti dopo il suo arrivo, insieme al marito Urbano Rattazzi, nei salotti della Firenze Capitale, non proprio abituati al modo di vivere francese.

Dalla sapiente penna di Alba Avarello esce Anatole France e Firenze, il Premio Nobel per la letteratura del 1921 che nel periodo di soggiorno a Firenze ha scritto Il giglio rosso.

Per parlare del grande Albert Einstein durante il suo soggiorno a Firenze, Valeria Rondoni e Paolo Bulletti nel loro Albert Einstein e Firenze partono da un singolare episodio, quando il celeberrimo fisico si mise a suonare il violino sul sasso del Monastero di San Francesco a Fiesole.


Non mancano i tedeschi: il poeta R. M. Rilke, con Diario fiorentino - R. M. Rilke e Lou Salomè di Roberto Mosi, e Gisella Selden Goth e Trudy a Firenze, madre e figlia, musicologa e danzatrice, che tanto hanno contribuito alla cultura musicale fiorentina del Novecento, di Maria Dina Tozzi.

Nicoletta Manetti ha esplorato, con la sua consueta precisione storica e capacità di emozionare il lettore, la vita di tre coppie famose.

In Anja e Dostoevskij a Firenze, Nicoletta Manetti ci parla del travagliato periodo fiorentino della coppia, tra attacchi epilettici e miseria, sbalzi d'umore e stupore per la nuova gravidanza di lei;

In D.H. Lawrence e Frieda a Firenze, Nicoletta Manetti segue il celebre poeta britannico che, nel suo continuo e inquieto peregrinare, trova nell'ammirata Flowery Tuscany l’armonia vagheggiata e l’ispirazione per il suo più famoso romanzo: L’amante di Lady Chatterley.

In Gertrude Stein e Alice B. Toklas a Firenze, Nicoletta Manetti ci mostra due donne innamorate di Firenze e delle sue colline, dove si sono dichiarate il loro amore. Due donne molto diverse ma anche simili: entrambe americane di origine ebraica e tedesca, appassionate di arte e cultura, tanto da supplire alla scarsa avvenenza con ben altra bellezza che le riempie e le stupisce.

Le foto sono relative all’evento di giovedì 19 giugno 2025 al Giardino delle Rose di Firenze, lo spazio estivo a ingresso libero in via Giuseppe Poggi 2 che alle 18.00 ha ospitato l'incontro di presentazione della collana editoriale Stranieri a Firenze sulle sue colline tra Ottocento e Novecento, edita da Angelo Pontecorboli. Erano presenti l’editore e alcuni autori; ha moderato Paola Maresca.
