IL SEGNALIBRO DELL'ORSO Recensioni di narrativa e poesia, di autori noti e scrittori emergenti

Paolo Orsini • 2 aprile 2023

DOPPIO INGANNO di Camilla Cosi

romanzo di formazione,

pieno di tensione ed energia,

con un finale esplosivo.

A Giulia, per completare il puzzle della propria vita, manca un pezzo molto importante. Dedicherà tutte le energie alla ricerca di questo tassello, fondamentale per comprendere le proprie radici. 

Giulia, la protagonista, si avvia verso la maggiore età con un grosso punto interrogativo che la perseguita da molto tempo. Sente l’impellente necessità di avere una risposta fondamentale relativa alla sua identità e alle sue radici. Quando era bambina, infatti, il padre decise improvvisamente di scomparire per sempre. Giulia ha chiesto spiegazioni alla madre, ma questa si è sempre rifiutata e, come un muro di gomma, ha sempre resistito alle sollecitazioni della figlia, nascondendo una verità che avrebbe potuto causare troppa sofferenza nella figlia. 

Il desiderio di Giulia di conoscere il destino di suo padre, man mano che la ragazza cresce, si placa, ma non viene del tutto cancellato, fino a quando un elemento scatenante lo riporterà in luce, con forza prepotente: in maniera del tutto fortuita, durante un concerto, a Giulia pare di aver scorto, tra i presenti, la figura di suo padre.

Da quel momento, Giulia dedicherà il resto della sua vita alla caccia al padre. Si farà coadiuvare nella ricerca, da una variegata serie di personaggi, conosciuti per mezzo dei social network, ognuno dei quali contribuirà con un proprio personale supporto e con obiettivi diversi, e funzioneranno perfettamente come elementi propulsori per mandare avanti la trama, con ritmo e suspence, fino al conseguimento del fine comune che sarà quello della risoluzione del mistero della scomparsa del padre di Giulia.

I temi principali del romanzo di Camilla Cosi sono due: uno è la ricerca delle proprie radici; l’altro è il bisogno di creare un contesto amichevole, non conflittuale, soprattutto nei confronti della madre, un recupero del rapporto che superi e risolva le quotidiane incomprensioni. La madre è un’importante co-protagonista del romanzo, una donna che, nonostante l’assenza del marito, si è emancipata, si è fatta da sola, ha raggiunto una sua indipendenza economica e un proprio status. Con ferma volontà, in tutti gli anni trascorsi dalla scomparsa del marito, non ha volutamente lasciato trapelare il minimo indizio sulle reali motivazioni dell’allontanamento del padre di Giulia, perché è convinta che la verità faccia male, che per il bene di Giulia sia meglio lasciar trapelare altre verità, più adatte a uno sviluppo equilibrato della figlia adolescente. 

Peggio per lui, ormai sei grande, puoi fare a meno di lui. 

Giulia non accetterà questo ruolo protettivo della madre, esigerà delle risposte, così la madre si trasformerà in una nemica e se ne allontanerà, si cercherà nuovi amici, nuovi alleati nella caccia al padre, per ottenere quelle risposte che la madre si rifiuta di dare.

Doppio inganno nasce dopo che Camilla Cosi ha partecipato a un corso di scrittura creativa al Giardino dei Ciliegi di Firenze, a seguito di due stimoli, potenti e fondamentali: uno, più pratico, cioè l’esigenza di scrivere qualcosa durante il corso; l’altro, che è alla base di questo libro e che va indietro di molti anni, è l’urgenza di scrivere qualcosa sul tema della ricerca della verità, percorso di vita abituale per gli adolescenti, a cui Camilla non si è sottratta, cioè quanto sia importante l’universo delle risposte, qualsiasi esse siano e da qualunque parte provengano. Una necessità che Camilla si è sentita addosso, per tutta la fase adolescenziale, nella quale si è posta molte domande esigendo altrettante risposte, in questo senso si può considerare Doppio inganno un romanzo di formazione. 

Il rapporto tra la figlia e la madre è conflittuale, al punto che Giulia si allontana da casa, perché non soltanto non si sente supportata, ma si rende conto che il restare con la madre è un limite per la ricerca del padre. Questa fuga appare come un rito di iniziazione, l’affrancamento dalla fase adolescenziale e l’ingresso nell’età adulta, altro tema suggestivo del romanzo. Nella parte finale del libro ci sarà un riavvicinamento tra la figlia e la madre, ma non è importante per la conclusione della storia, proprio perché Giulia è ormai adulta e sta per avere le risposte che ha sempre cercato. A questo punto ci si potrebbe domandare: è meglio avere una risposta a tutti i costi, qualunque sia la verità, come vuole Giulia? Oppure, meglio tacere la verità, come vuole la madre, per proteggere la figlia da una verità scomoda e foriera di sofferenza? Questa contrapposizione è alla base di tutta la storia, fa da motore al romanzo, è il collante che tiene il lettore attaccato alle pagine del libro, fino alla fine.

Doppio inganno, è romanzo pieno di sfaccettature, i comportamenti dei personaggi non sono sempre lineari, un’imprevedibilità che fa, della mancanza di equilibrio, non un difetto, ma un pregio. Le contraddizioni sono elementi che rivestono l’uomo fin dai primi anni di vita e lo accompagneranno sempre, nonostante lotti per superarle. Questa lotta di Giulia, di sua madre, della variegata galleria di altri personaggi, fra tutti l’amica del cuore Sabrina, a cui Giulia fa spesso riferimento nei momenti di maggiore sconforto, questa lotta è la grande energia che è l’ingrediente principale del fascino di questa storia, ben scritta da Camilla Cosi, con ritmo e approfondimento psicologico delle personalità dei personaggi, tutti con la stessa cura, sia i principali che quelli di sostegno.

Ha gli occhi stanchi, si alza ogni mattina a fatica e senza progetti, attorcigliata in una trama di filo che si contorce su se stessa, senza una fine. Prigioniera in un bozzolo, le è mancata l'aria per rimanerci e la forza per liberarsene. Non è riuscita a trovare un significato a tutto quel senso di balìa, continua a sognare suo padre come nei ricordi di bambina. Da sveglia cerca la pungenza della sua barba nella spugna per i piatti, il suo nome nell'elenco dei compagni di classe, il suo sguardo nei cartelloni pubblicitari, il suo odore nel tabacco tostato, e si affanna alla ricerca del sapore delle caramelle che lui le regalava e che non si trovano più. Rivuole suo padre.

Energia del romanzo che si ritrova anche nel fatto che ogni qualvolta che un personaggio crede di essere arrivato alla risoluzione del caso, di aver ottenuto una risposta, di aver imboccato la strada giusta, la storia propone nuovi casi, altre domande, strade diverse, in un continuo rinnovarsi della tensione che trascina il lettore sempre più all’interno della storia. La risposta definitiva arriverà soltanto nelle ultimissime pagine, nelle quali si avrà modo di chiarire agli occhi del lettore quale sia questo Doppio inganno, un finale talmente esplosivo, che il lettore rischia di rimanere abbagliato, un finale che ha anche il grande pregio di lasciarlo dentro la storia a lungo, a riflettere e a godere del piacere di aver letto un bel romanzo. 

Le foto sono relative alla presentazione di martedì 21 marzo ore 18.00

al Giardino dei Ciliegi, in via dell’Agnolo 5 a Firenze.

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